“Quelli che il Lanzo”

40 anni dopo 1967-2007

Gli artiglieri da montagna del gruppo “Lanzo” contingente
1967-68 che da 12 anni si ritrovano a Belluno, il 10-06-2007
hanno festeggiato a Villa Miari Fulcis, i 40 anni di congedo.

Villa Miari Fulcis a Modolo Iniziano le ostilità La battaglia infuria inesorabile

Foto Ricordo Artiglieri da montagna, Belluno 10-06-2007
E' stata molta gradita la presenza del Generale Parisotto, che nel 1967 era Tenente al “Lanzo”
nella foto da sinistra: Candeago, Malavolta, Viel, Gen. Parisotto, Maldini, De March, Trojan
tutti alla 16^ batteria 1° / 67
Foto ricordo Artiglieri, Belluno 04-06-2006

6º Rgt. Artiglieria da Montagna "CADORE" Gruppo "LANZO"

I Comandanti del 6°

Col. CamilloSuquet 21.04.1942-25.11.1942
Col. Mario Pederzoli 24.11.1942-08.09.1943
Col. Giulio Barberis 01.07.1953-24.05.1955
Col. Antonio Saladino 25.05.1955-09.01.1957
Col. Franco Andreis 10.01.1957-22.10.1958
Col. Giuseppe Scarelli 23.10.1958-15.01.1960
Col. Salvatore Bavosa 16.01.1960-19.02.1961
Col. Rabino Bolley 20.02.1961-19.08.1962
Col. Bruno Gallarotti 20.08.1962-14.02.1965
Col. Celestino Mamini 15.02-1965-18.09.1966
Col. Mario Di Lorenzo 19.09.1966-09.10.1967
Col. Achille Amico 10.10.1967-10.10.1968
Col. Vittorio Campana 11.10.1968-10.10.1969
Col. Luigi Poli 11.10.1969-02.08.1971
Col. Arrigo Andreotti 03.08.1971-04.09.1972
Col. Giuseppe Rizzo 05.09.1972-04.09.1973
Col. Luciano Ghio 05.09.1973-04.09.1974
Col. Ennio Lanati 05.09.1974-11.11-1975
Cenni Storici

Fondato nel 1935 a Belluno, alle dipendenze del 1° reggimento artiglieria alpina, nello stesso anno viene inquadrato nel 5°rgt Divisione Pusteria, prende parte alla campagna d'Etiopia, nel 1937 al rientro in Italia viene sciolto. Il Lanzo riprende vita, allo scoppio della seconda guerra mondiale, è sul fronte occidentale, sul fronte greco-albanese e in Jugoslavia. Sciolto nel 1943, riprende vita nel 1953 nel 6° rgt artiglieria da montagna, nel 1955-56 le btr assumono la numerazione, 16° 44° 47°. Nel 1975 il 6° viene sciolto, il Lanzo passa alle dipendenze della "Cadore", viene definitivamente sciolto nel 1995. Allo scioglimento del 6° rgt , il Gruppo "Lanzo" ereditò, la bandiera del Sesto che si fregia di una medaglia d'oro al valor civile per l'opera di soccorso prestata nella catastrofe del Vajont.
Perché si chiama Lanzo

Nel 1935 quando nacque il gruppo prese nome da un comune piemontese Lanzo Torinese, che sorge a 33 Km da Torino a 515 metri d'altitudine, è il centro principale delle ononime valli. Nel medioevo Lanceum fu un importante castello nelle mani dei Vescovi di Torino, dei Marchesi del Monferrato e infine dei Savoia. Nel 1556 il castello fu distrutto dai Francesi. Nel 1577 il Feudo di Lanzo e valli fu assegnato da Emanuele Filiberto al genero Filippo d'Este. Quando fu smembrato, all'inizio del 700, Lanzo passò ai Cacherano della Rocca. In campo gastronomico Lanzo si segnala, oltre che per la toma, per i classici torcetto al burro.
La 16^ Batteria può considerarsi la primogenita del sesto perché costituita nel marzo 1905. Operò ininterrottamente durante il primo conflitto mondiale dal 1915 al 1918. Per apprezzarne il comportamento basta citare i nomi dei principali fatti d'arme di cui essa fu partecipe, S Maria e S Lucia da Tolmino, (1915), Monte Sabotino, Monte S Michele e Monte Cengio (1916), Bainsizza e Monte Tomba (1917), Montello (1918). La 16^ Batteria ha partecipato alla seconda guerra mondiale, inquadrata nel Gruppo "Lanzo", in Albania e Montenegro, ad un autentico calvario di fuoco nella valle dell'Osum, a Mali Spadarit, sul Monte Tomori ed a Plevya.

La 44^ Batteria ha iniziato la sua vita nel 1916 in febbraio, è da annoverare fra i reparti di artiglieria da montagna che più hanno dato nella prima guerra mondiale. La troviamo nel 1916 sull'Altipiano dei sette Comuni, nel 1917 sull'Ortigara, dove venne distrutta, e dopo la sua ricostituzione, sul Pasubio, nel 1918 sul Montello e alle grave di Papadopoli del fiume Piave. Durante la seconda guerra mondiale, inquadrata nel Gruppo "Lanzo", partecipò alle stesse operazioni della 16^ Batteria.

La 47^ Batteria è stata costituita nel novembre 1916, ha subito acquistato titoli di nobiltà con valoroso e sanguinoso contegno, nel 1917 sull'Ortigara ( il Calvario degli Alpini nella prima guerra mondiale) e nel 1918 sul Montello. Negli anni 1940 e 1941, inquadrata nel Gruppo "Lanzo", ebbe storia Comune con le Batterie 16^ e 44^.

Il primo distintivo del gruppo "Lanzo" era rettangolare, fu in uso dal 1956 al 1962.

Il secondo a forma di ruota dentata, è stato in uso fino allo scioglimento del gruppo 1995.
(Autore del secondo distintivo, fu negli anni 60 il tenente Baraldo, ora Generale in pensione)

Stazione mia cara, quanti sono gli alpini e artiglieri passati negli anni...? La nostra vecchia caserma D'Angelo...

Interno caserma D'Angelo, al secondo piano le camerate della 16^ batteria, Belluno 06-06-2004.



Artiglieri della 16^ batteria 1º67 nella caserma D'Angelo, al 2º raduno Br. Cadore 06-06-2004 Gualandi, De March, Trojan, quanti ricordi...
Dopo la costruzione della caserma "Fantuzzi", completata nel 1889, all'inizio del 900 a Belluno si avvertiva l'esigenza di garantire un più consistente presidio militare a salvaguardia dei confini con l'Austria, così prossimi alla città. Vennero così iniziate le pratiche per la costruzione di due caserme, una per gli alpini ed una per gli artiglieri da montagna L'esproprio dei terreni , scelti a nord della città oltre La villa "La Vignetta", non fu certamente scevro di Difficoltà e causò aspre e prolungate diatribe di ordine economico, tanto che nel 1911 il Comando Territoriale di Verona, esasperato dai continui ritardi ordinò l'immediata occupazione del suolo, esercitando l'esproprio forzoso per pubblica utilità e dispose che due infrastrutture fossero completate entro il 1913. Trattasi delle caserme "Salsa e D'ANGELO" ubicate in via Col di Lana, destinate a ospitare un reggimento alpino ed una brigata di artiglieria da montagna, costarono rispettivamente 775 e 670 mila lire: il contributo del Comune, oltre alla gratuità dell'acqua , fu delle 150 mila lire per l'acquisto del terreno. La caserma che in seguito avrebbe ospitato anche il 6° rgt artiglieria da montagna , fu intitolata a Michele D'Angelo, nato a Rionero Volture (Potenza), capitano del 1° rgt Artiglieria da montagna, caduto nella guerra di Libia E decorato a medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
(L'alpino nel Bellunese in tempo di pace di Angelo Baraldo)
Chiesetta caserma D'Angelo, il 6° Art. Mon.ai suoi CADUTI.

L' amico Mulo

Fonso e Imola

Matr. 698 cat. cl baioanno 1977
Matr. 608 cat. cl baio sorcino1979
Gli ultimi muli del Lanzo venduti all'ultima asta caserma d'Angelo Belluno il 7 settembre 1993.
La sete La mula Fina
Nella bufera
Nel fango
Nel deserto
In marcia

I MULI

POESIA
Di Tolo Da Re

Ve vedo tuti
Ameto
Rifa
Trento
Ve vedo tuti
Uno drio l'altro
Quanto tira la mulattiera.

Ancora go nel naso il vostro udor:
stàladego, corame, pel sudà.
Ancora sento il caldo
de quel vostro silenzio così vivo
da diventar persona,
da diventar parente.

Ve vedo tuti:
Ardente
Nilo
Ugessa.
Quanto jè vostre
Le creature s-cete del monte!
la ròcia, la poiana,
i mugbi, la sorgente, el can pastor:

Ve vedo tuti:
Stela
Baldo
Fior:
Serco nei oci vostri
panorami strussià da le fadighe.
Passo in rivista
el vostro duro balin:
armi, pagnoche, fien, bidoni, pàia.

Ve vedo tuti:
Perla
Fosco
Gaia.
In meso a na bufera
De vento e neve,
o coi musoni arsi che i beva
dopo la scarpinada,
o a l'alba
quando i ve imbastava,
o driti in piè a dormir soto la luna.
Ve vedo tuti:
Bruna
Griso
Scaltro:
col vostro destin su la gropa,
in marcia
uno drio l'altro.
Nella tormenta
Nel gelo, 40 gradi sotto zero
Nel mare
Nella steppa
Gli artiglieri D' Italia
A ricordo dei silenziosi sacrifici che fecero insieme per la Patria, i Muli ed i loro conducenti.
A coloro che tanto diedero, senza mai chiedere nulla.

Monumento in piazza della stazione Belluno

Preghiera del Mulo

Preghiera dell'artigliere da Montagna

Non ridere, o mio conducente, ma ascolta questa mia preghiera. Accarezzami spesso e parlami, imparerò così a conoscere la tua voce, ti vorrò bene e lavorerò più tranquillo.

Tienimi sempre pulito! Un giorno ho sentito dire del Capitano che "Un buon governo vale metà razione". E' vero: quando ho gli occhi, la pelle, gli zoccoli puliti, mi sento meglio, mangio con maggiore appetito e lavoro con più lena.

Quando sono in scuderia lasciami legato lungo, specie di notte, affinché io possa giacere e riposare. Va bene che sono capace di dormire anche stando in piedi ma, credimi, riposo e dormo meglio quando sono sdraiato.

Se quando mi metti il basto e ne stringi le cinghie divento irrequieto non credere che lo faccia per cattiveria, ma è perché soffro il solletico; abbi quindi pazienza, non trattarmi male e mettimi il basto e regolane le cinghie con delicatezza.

Quando andiamo in discesa ed io vado più adagio di te, pensa che lo faccio perché voglio ben vedere dove metto i piedi; non incitarmi quindi a procedere più celermente , ma allungami il pettorale e accorcia la braga affinché il carico non mi penda sul collo e mi spinga a cadere.

E quando in salita io vado più in fretta non mi trattenere con strattonate e non ti attaccare alla coda perché io ho bisogno di essere libero nei movimenti per meglio superare i tratti più ripidi e più difficili del percorso. accorciami il pettorale ed allunga la braga in modo che il carico non mi vada sulle reni procurandomi ferite e piaghe.

se io inciampo, abbi pazienza, sorreggimi ed aiutami. Se lungo le rotabili passano quelle macchinacce che con il loro rumore mi fanno tanta paura, non tirarmi per le redini per non farmi innervosire. Accarezzami invece, parlami e vedrai che rimarrò tranquillo.

Quando rientriamo in caserma o nell'accampamento non abbandonarmi subito anche se sei stanco, ma pensa che anch'io ho lavorato e sono più stanco di te. Se sono sudato, strofinami subito con un po' di paglia; per te sarà una fatica ben lieve e basterà ad evitarmi dolori reumatici, tossi e coliche.

Fammi bere spesso acqua fresca e pulita, se bevo troppo in fretta distaccami pure dall'acqua perché mi farebbe male, ma non agire con imprecazioni e con strattonate. Lascia poi che io torni a bere quando voglio, perché l'acqua non mi ubriaca e mi fa bene.

Quando poi sei di guardia-scuderia non dimenticare di passare la biada al setaccio per togliere polvere e terra; mi eviterai così riscaldamenti e dolori viscerali.

Ricordati che io capisco benissimo quando il conducente mi vuole bene o è cattivo. Se ha cura di me, sono contento quando mi è vicino e lavoro più volentieri; quando invece mi tratta male o mi fa dei dispetti, divento nervoso e posso essere costretto a tirar calci.

Allorché starai per andare in congedo e dovrai passarmi in consegna al conducente della classe più giovane, spiegagli bene i miei pregi ed i miei difetti e raccomandagli come deve trattarmi. Mi risparmierai così un periodo di sofferenze e, al dispiacere di vederti andare via, non dovrò aggiungere anche quello di capitare in mano a un conducente poco pratico e cattivo.

Sii sempre buono, comprensivo e paziente, pensando che anche noi muli siamo di carne ed ossa. E ricorda anche che migliaia di miei fratelli, per portare ai reparti armi e munizioni, viveri e mezzi, sono morti straziati dai proiettili e dalle bombe, travolti dalla tormenta o dalle valanghe, annegati nei torrenti e nel fango, esauriti dalle fatiche, dalla sete , dalla fame e dal gelo.

Ricordati, dunque, mio caro conducente, che come tu hai bisogno di me, io non posso fare a meno di te. Dobbiamo quindi scambievolmente conoscerci, comprenderci e volerci bene per formare una coppia perfetta.

Solo così il buon Dio ci aiuterà e ci benedirà.

Dio onnipotente ed eterno a Te, cui danno gloria i cieli, i monti ed il mare, noi Artiglieri da Montagna eleviamo i cuori.

Tu hai scelto nei tempi antichi la montagna, naturale palestra di virtù umane ed oasi perenne di religiosi silenzi, per dare a gli uomini i Tuoi comandamenti e nella pienezza dei tempi hai voluto proclamare al mondo la Tua legge di AMORE dal colle delle beatitudini.

Signore Gesù Cristo, Tu hai detto un un giorno che nessuno ama il proprio fratello più di colui che dà la vita; i nostri Artiglieri da Montagna hanno accolto la Tua voce ed hanno seguito il Tuo esempio.

Sulle montagne, nei deserti, nelle steppe nevose dove il DOVERE li ha chiamati, essi hanno sacrificato, come hai fatto Tu un giorno sul monte Calvario, la loro vita per noi; noi oggi Ti preghiamo per loro.

Nel Tuo paradiso, dove non agiva la tormenta, accogli in pace i loro spiriti immortali !

A noi che li ricordiamo quaggiù dona la grazia di godere, anche per il loro generoso sacrificio, una lunga pace e di lavorare concordi per la serenità delle nostre case e per la dignità della nostra ITALIA

Così sia.



Parata militare festa della Repubblica Roma 2 Giugno 1967
Il Gruppo "Lanzo" partecipò con la 16^ batteria,
il 7° alpini con il batt. sciatori "Pieve di Cadore" e tanti altri reparti, della CADORE.

Guarda il video

Foto

Batteria
Se qualche commilitone, del "Lanzo" dei contingenti 1967-68
vuole inviarmi delle foto, le pubblico volentieri, specificare
scaglione, e batteria, il nome, e dove è stata fatta la foto.
Spedire via e-mail: gilbertoalpini@libero.it
Bocca da fuoco -105-14 Calzolari 1°67, al campo estivo Calzolari, Gualandi 1°67 Dall'O'-Fant-Reolon-De March
De March 16^ btr. scuola tiro val Fiorentina Cambio della guardia Belluno tromba, Gualandi Cambio guardia, tromba Gualandi Campo estivo, val Fiorentina
Cas.D'Angelo-Comandini -Maldini-Montanari Cucina da campo De March polveriera Cimabanche fucile bar De March polveriera Cimabanche
De March- caserma D'Angelo I-67 De March-10-07-67 Arabba De March-con Mulo Cecco-Passo San Nicolò De March-Gualandi I-67 a Cimabanche
De March-I-67 val Fiorentina Gualandi 1°67, 16° btr in sosta al passo Giau De March-obici 105-14 Arabba De March-s.tiro v.Fiorentina Mulo Albino
De March, Tedeschi 1°67, guardia muli Gandolfi-44 btr Grilli- I-67 16^ btr Gualandi 1°67, 16° btr in sosta al passo Giau
Gualandi 1°67, campo estivo val Fiorentina Gualandi 1°67, e il mulo falco nei pressi 3 cime lavaredo Gualandi 1°67, e il mulo falco lago fedaia Gualandi 1°67, in marcia non sa di essere punito
Gualandi,1°67 scuola tiro Mulo Albino-De March-Dall'O' Mulo Cecco - Passo Valles Nevegal De March-Vecellio-Roni- Bernardin-Bizzini I-67
Scuderie Lanzo Belluno- Grilli Scuola tiro 16^btr-rif-coldai-civetta Tedeschi,1°67 foto ricordo,obici 105-14 Nevegal-De March- Bernardin
Tafarel Cescutti caserma D'Angelo 16btr 3 67 Febbraio '68 16btr forcella Cibiana Falcade luglio '68 16btr 3 67 mulo Vela Falcade giugno '68 16btr Cescutti
Falcade giugno '68 16btr 3 67 Coopreazione a fuoco luglio 68 16btr Casera Razzo Perenzin Cescutti Cescutti 3 67 16btr Valles giugno'68 Cescutti 3 67 16btr forcella Cibiana
Casera Razzo 3 67 16btr luglio'68 Cescutti Brandalise-Sitta Campo estivo luglio'68 16btr 3 67 pressi forcella Stia (zona pale di san Martino) Campo estivo'68 16btr forcella Stia mulo UBI Campo estivo luglio'68 16btr rancio all'ombra dell'hotel CIVETTA

CAR caserma Cerutti BOVES
Foto scaglione 1°67

Car Boves-I-67 De March Bruno-car Boves I-67 1°67 Calzolari, Gualandi in piedi Boves I-67- 18^ squadra 4°Plotone
Boves I-67 4°Plotone Tedeschi Quagliotti A destra Tedeschi Boves Car I-67
Boves-19^squadra 4°Plotone

L'artigliere Luigi Asnicar 3° 66 con il Mulo Buio Artigliere Asnicar presenta' tarm con bocca da fuoco, e artigliere Pozza Asnicar davanti alla chiesetta Artigliere Asnicar 3°66- 44°btr in marcia
Da sinistra Ruaro,Thiella,Asnicar,Pozza,Zanetti di ramazza Artiglieri all'abbeverata, da sinistra Asnicar-Luna sellaio alla 47°btr-Thiella-Pozza-Ruaro 2° da destra Asnicar senza berretto, riposo dopo la marcia Asnicar 1° da sinistra, Pozza in centro
Passo San Pellegrino 17.11.1967 tiri di amalgama, da sinistra Asnicar-Pagliaruso-Pozza- Vaccari 1°67 Cacciari 1° a sinistra Asnicar Forcella Staulanza campo estivo luglio 1967 Borgo val Sugana manovre con gli alpini luglio 1967
Forcella D'Alleghe scuola tiro 20.6.1967 Asnicar seduto, con berretto Forcella D'Alleghe scuola tiro 20.6.1967 Borgo val Sugana cooperazione con gli alpini luglio 1967 Scuola tiro giugno 1967 Asnicar puntatore di sinistra
1° a sx Asnicar, ultimo a dx De Colt, campo base a Pescul scuola tiro giugno 1967 Rassegna reparto (scherzo) Car Boves foto squadra dicembre 1966, 2° da sx in piedi Asnicar Car Boves firme del gruppo
Bassano 1998 ritrovo commilitoni da sx Pagliarusco- Vaccari 1°67- Asnicar Artigliere Ezio Eboli 3°67 al corso roccia L' artigliere Eboli Ezio 3°67 fra i serracchi, 1968 Vetta conquistata
Ezio Eboli Artigliere Ezio Eboli Sc. 3°67 16° btr L' artigliere Ezio Eboli sull'orlo del pricipizio Artiglire Ezio Eboli sui Ghiacciai 1968
Ezio Eboli Ezio Eboli casermetta in Alto Adige L'artigliere Ezio Eboli scala un ghiacciaio Artigliere da Montagna Ezio Eboli 16° btr, lassù sulle alte Cime dic.1968
Artigliere da Montagna Ezio Eboli scuola tiro Foto Coletti da Sx Lovat, Pancera, Panarè', Ferri, Parsani, Ten. Coletti, Romin o Ramin, Marinetti, Eboli, Baccingher Artigliere da Montagna Ezio Eboli scuola tiro La Casermetta
La Casermetta No comment!!! Igiene personale in alta quota Obice 105-14
Sui ghiacciai Sulla Vetta Conquistata la Vetta Bivacco in alta quota
Lassù su quelle Cime Scuola tiro Sulle alte Cime Maggio 1968
Sui ghiacciai Artiglieri sulla neve Lassù sulle alte Cime Scuola tiro

16° btr. Gruppo Lanzo Parata 2 giugno 1967 Roma. Foto Maffè Acrobazie di caserma Belluno Al cento l'Art. Calzolari 1°-67 con la Mula Elodea Art. Calzolari 1° 67 16° btr. con la Mula Elodea, sul Nevegal
Art. Calzolari 1°-67 con la sua Mula Elodea Art. Calzolari 1°-67. 16° btr. campo estivo Val Fiorentina Art. Calzolari 1°-67. 16° btr. campo estivo 1967 Val Fiorentina Art. Calzolari 1°-67. 16° btr. in marcia con la Mula Elodea
Art. Calzolari 1°-67. 16° btr Art. Calzolari 1°-67. ferratura Muli campo estivo 1967 Art. Calzolari 16° btr, Roma per parata 2 giugno 1967 Art. Calzolari campo estivo Val Fiorentina 1967
Art. Calzolari, Vaioli. e il maniscalco Galvan, campo estivo 1967 Val Fiorentina Art. Casanova 3°- 66. 47° btr. sul Nevegal Art. Casanova 3°- 66. 47° btr Art. Grilli scuderie del Lanzo Belluno 1967
Art. Landuzzi 44° btr. Mulo Buio Art. Landuzzi 44° btr. con Mulo Buio Art. Landuzzi 44°btr Art. Maffè 1° 67, con Mulo Ubi mat. 111. campo estivo del 1967 a Passo Sella mt. 2600
Art. Maffè, 2° pezzo 16° btr. in marcia per Remauro Cibiana, campo invernale 1967-68 Art. Righetti e Calzolari, Monte Pelmo campo estivo 1967 Art. Tattini 3° -66 47° btr Art. Tattini e Casanova 3°-66 47° btr. sul Nevegal
Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (1) Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (2) Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (3) Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (4)
Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (5) Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (6) Artiglieri e Muli del Lanzo Belluno (7) Belluno 1967. Art. Cristof, Bet, De Bona, Maffè
Belluno 1967. Art. Lancerotto con tromba, Cm. Grilli, Roni, Magnani, Maffè, Saturni, Tesan, Biagetti, Maldini, Manaresi, Zama Belluno Caserma D'Angelo 1967 Belluno gr. Lanzo, cm Grilli - Mulo Avorio Campo estivo sul Passo Giau 1967
Cap. Tarabella, Ten. Russo comandanti 16° btr. 1966-67 Caserma D'Angelo Belluno 1967, tettoia 16° btr. Muli 54 Caserma D'Angelo Belluno 1967 Caserma D'Angelo Belluno 1967
Caserma D'Angelo Belluno abbeverata Muli 1967 Caserma D'Angelo Belluno, guardia Muli Caserma D'Angelo Belluno Caserma D'Angelo Gr. Lanzo Belluno
Due caporali con il Mulo Avorio, casema D'Angelo Belluno 1967 Il Mulo più simpatico del 6° La Mula Elce, nello strapiombo in cui era caduta, campo invernale 1966-67 Palazzina Comando, caserma D'Angelo Belluno
Scuderie Lanzo Belluno 1967 Una batteria in marcia

I Saluti

alla famiglia

e alla morosa...

W gli ARTIGLIERI da MONTAGNA

Gilberto Tedeschi 1° 67
gilbertoalpini@libero.it